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e artigiani
Papadopoulou
Un biscottificio fondato nel 1922 che ha accompagnato la storia moderna della Grecia, dai forni familiari alle fabbriche moderne, senza perdere il suo accento locale.
Una famiglia di rifugiati... e un'idea geniale
La storia di Papadopoulou inizia lontano da Atene, nella cucina di una famiglia greca di Costantinopoli. Lì, all’inizio del XXᵉ secolo, i primi biscotti venivano modellati e marcati con uno stampo di legno e poi venduti per strada.
Nel 1922, il disastro in Asia Minore cambiò il destino della famiglia Papadopoulos. Costretti a fuggire, si imbarcarono per la Grecia. Durante uno scalo al Pireo, fecero una scoperta sorprendente: i greci non sapevano praticamente nulla di biscotti. Da questa scoperta nacque un’idea semplice ma brillante: rimanere ad Atene e sviluppare l’arte della produzione di biscotti, che la famiglia aveva già imparato alla perfezione.
Questa scelta segnò la nascita ufficiale del biscottificio Papadopoulou nel 1922, il futuro punto di riferimento per i biscotti greci.
Da festa di famiglia a icona nazionale
Inizialmente, la famiglia si è trasferita in un alloggio per rifugiati vicino a Licabetta. La madre impasta e prepara panini al burro; i figli li vendono all’ingrosso, direttamente ai consumatori.
Alcuni prodotti sono diventati rapidamente dei classici:
il Petit-Beurre,
la famiglia Miranda,
Biscotti sandwich,
- Capriccio
Crackers alla crema.
Negli anni ’30, questi biscotti divennero un appuntamento fisso nelle case greche. Venivano consumati a colazione, come spuntino pomeridiano, con il caffè o come merenda. Negli anni ’40, i Cream Crackers servivano persino come razioni secche per l’esercito greco.
Nel 1938, la prima piccola fabbrica di Atene aprì i battenti. Poi, nel 1957, fu costruita un’unità più grande in Avenue Petrou Ralli, segnando l’ingresso di Papadopoulou in una nuova era industriale, senza rompere con il DNA della famiglia.
L'arte di fare i biscotti: apparente semplicità, costante sfida
Un buon biscotto non è il risultato di un “trucco magico”, ma di una serie di dettagli.
Da Papadopoulou, questi dettagli includono :
la qualità e il tipo di farina, che determina la struttura e la croccantezza,
il grasso giusto (burro, oli vegetali specifici) per ogni ricetta,
Tempi e temperature di cottura precisi,
la capacità di riprodurre lo stesso gusto, decennio dopo decennio.
Il biscottificio non ha mai cercato l’effetto spettacolare. La sua forza deriva da una notevole consistenza: croccantezza riconoscibile, sapore equilibrato, zucchero controllato. Sono queste piccole deviazioni controllate che permettono a un greco di riconoscere un biscotto Papadopoulou senza guardare la confezione.
Caprice, Petit-Beurre, Miranda: un catalogo che ha dato forma ai ricordi
Se Papadopoulou è diventata un’istituzione, non è solo grazie alla sua longevità, ma anche ad alcuni prodotti che sono diventati leggendari:
Petit-Beurre, un simbolo di semplicità e versatilità;
I biscotti Miranda, spesso il primo biscotto servito ai bambini;
Cream Crackers, sottili e sfogliati, utilizzati sia a tavola che come spuntino;
Le cialde arrotolate Caprice, create nel 1978 e ormai conosciute ben oltre i confini della Grecia.
A questi si aggiungono cracker salati, pane tostato, biscotti ripieni e altri prodotti a base di cereali che coprono l’intera giornata: dalla colazione allo spuntino serale. Per molti greci, Papadopoulou non è solo un marchio, è “il gusto normale” del biscotto.
Un'azienda che cresce con il paese
Papadopoulou è cresciuta insieme alla Grecia. Da piccola fabbrica di biscotti gestita da rifugiati, è diventata una grande azienda alimentare, con quattro siti produttivi (Atene, Salonicco, Volos e Inofyta) e oltre mille dipendenti.
Nonostante questa dimensione, il marchio mantiene un’immagine profondamente orientata alla famiglia:
ancora gestito dalla famiglia Papadopoulos,
un forte legame con la vita domestica di tutti i giorni,
un attaccamento allo slogan: “Un mondo di gusto e cura”.
Nel 2022, in occasione del suo 100° compleanno, Papadopoulou è stato persino oggetto di una mostra al Museo Benaki di Atene, ripercorrendo la sua storia insieme a quella del paese. Quando un marchio di biscotti entra in un museo, significa che ha superato lo status di semplice prodotto per diventare un pezzo di cultura.
FAQ : Domande frequenti su Papadopoulou
Perché i biscotti Papadopoulou sono così famosi in Grecia?
Perché fanno parte della vita quotidiana dei greci dal 1922: colazione, merenda a scuola, caffè al lavoro… Diverse generazioni sono cresciute con il loro Petit-Beurre, Miranda o Caprice.
Quali biscotti Papadopoulou dovresti scegliere per scoprire il marchio?
Per un primo approccio, il Petit-Beurre e il Miranda danno un’idea dello stile classico della casa. Il Caprice e il Cream Crackers mostrano il suo lato più gourmet e versatile.
I prodotti Papadopoulou sono solo dolci?
No. Il marchio offre anche cracker salati, pane tostato e prodotti a base di cereali che si abbinano molto bene a formaggi, salumi o creme spalmabili.
Papadopoulou esiste ancora come azienda familiare?
Sì, l’azienda è ancora gestita dalla famiglia Papadopoulos e, nonostante le sue dimensioni industriali, afferma chiaramente la sua identità di biscottificio familiare.
I biscotti Papadopoulou sono disponibili al di fuori della Grecia?
Sì, il marchio viene esportato in molti paesi attraverso i negozi di alimentari greci e mediterranei e alcuni canali specializzati, diventando un punto di riferimento per i sapori greci all’estero.